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FAQ

DOMANDE FREQUENTI

A quanto regolo la temperatura del sanitario?

Dal punto di vista del comfort è una questione puramente soggettiva. Dal punto di vista funzionale la temperatura corretta sarebbe quella che ti consente l’utilizzo senza doverla miscelare con la fredda e generalmente si può indicare intorno ai 45°C. Ricorda che già impostare una temperatura di 40°C invece di 45°C può portare un risparmio di circa 15%. Se vuoi averla a temperatura maggiore è bene comunque impostare un valore minore di 55°C per limitare la formazione di calcare.

In inverno si vede del fumo bianco all’uscita del tubo di scarico, è normale?

Sì. Il fenomeno, particolarmente evidente per le caldaie a condensazione, si manifesta in inverno con temperature esterne basse per effetto della condensazione dei fumi.

Ogni quanto tempo occorre controllare la pressione dell’impianto?

E’ opportuno controllare la pressione la pressione ogni 3 mesi quando il riscaldamento è spento e ogni mese con il riscaldamento acceso. Il manometro deve sempre segnare 0,8-1 bar. Se la pressione scende sotto questi valori è necessario ripristinarla (consultare il libretto istruzione alla voce “Ripristino pressione impianto”.

Quando devo far fare la pulizia e la prova fumi sulla caldaia a gas?

Per rispondere occorre innanzitutto distinguere tra “pulizia” e “prova fumi”.
Per pulizia si intende il controllo e manutenzione dell’impianto termico/caldaia;
La manutenzione della caldaia deve essere fatta ogni anno secondo le prescrizioni del costruttore, anche ai sensi dei DPR 412/93, DPR 551/99, D.L. 192/05, D.L. 311/06, DPR 74/13 e successive modificazioni, mentre ogni due anni deve essere effettuata la prova fumi. La ASS.CLIMA gestisce la presentazione in provincia e regione delle documentazioni richieste dalle normative locali.
La manutenzione periodica consente di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche dell’apparecchio, sia in termini di sicurezza che di risparmio energetico.

Quali documenti devi tenere a corredo della caldaia o dello scaldabagno a gas?

L’impianto termico / caldaia a gas di potenza utile inferiore a 35 kW deve essere corredato da:
• Dichiarazione di conformità, ai sensi della legge sulla sicurezza degli impianti (rif. Legge 46/90 e D.M. 37/08), rilasciata dall’installatore abilitato;
• Libretto di Impianto;
• Libretto d’uso e manutenzione della caldaia, fornito dal fabbricante, e la relativa Garanzia Convenzionale.
N.B. Tali documenti sono elencati anche nel Rapporto di controllo e manutenzione, meglio noto come Allegato II, che il tuo Centro Assistenza di fiducia compila a fine intervento.
Lo scaldabagno a gas, che non fa parte dell’impianto termico, deve essere corredato da:
• Dichiarazione di conformità, ai sensi della legge sulla sicurezza degli impianti (rif. Legge 46/90 e D.M. 37/08), rilasciata dall’installatore abilitato;
• Libretto d’uso e manutenzione dello scaldabagno, fornito dal fabbricante, e la relativa Garanzia Convenzionale.

È vero che se ho una caldaia a gas a camera stagna posso evitare la pulizia e la prova fumi?

No, la legge prevede che su tutte le caldaie, indipendentemente dalla tipologia, venga fatta la pulizia e la prova fumi (vedi la risposta al quesito: “Quando devi far fare la pulizia e la prova fumi sulla caldaia a gas?”).
Le caldaie a camera stagna (Tipo C), però, hanno qualche vantaggio rispetto alle caldaie Tipo B: rendono di più, consumano meno ed hanno meno vincoli per l’installazione..

Quali sono gli obblighi di legge per la sostituzione di caldaia?

Devi sapere che gli impianti e gli apparecchi a gas, in generale, devono essere realizzati / installati SOLO da imprese abilitate ai sensi del D.M. 37/08 (norme per la sicurezza degli impianti), in possesso di determinati requisiti tecnico-professionali ed iscritte presso gli appositi Registri della Camera di Commercio.
Il D.M. 37/08 prescrive che ogni impianto realizzato, modificato, etc., deve essere dotato della Dichiarazione di Conformità che ne attesti la sicurezza; l’obbligo vale anche per la “sostituzione di apparecchio a gas installato in modo fisso” (da indicare alla voce “Altro” nella Dichiarazione).
Inoltre in caso di sostituzione un Tecnico abilitato deve rilasciare e trasmettere presso il Servizio Impianti del Comune di appartenenza apposita “Relazione Tecnica”, nella quale assevera l’attività eseguita sull’impianto in questione.

Quando si può formare il monossido di carbonio? Come posso evitarlo?

Devi sapere che il monossido di carbonio (CO) è un gas che si forma quando si brucia un combustibile – ad es. legna, gas, gasolio, etc. – in assenza o scarsità di ossigeno; ad alte concentrazioni questo gas, incolore ed inodore, può anche risultare letale.
Bastano, però, pochi accorgimenti per dormire sonni tranquilli.
Secondo la normativa vigente, per evitare la formazione di monossido di carbonio (CO) è importante garantire:
• la presenza di idonee aperture di ventilazione negli ambienti in cui sono installati gli apparecchi a camera aperta (es. caldaie Tipo B). Le aperture di ventilazione garantiscono il corretto afflusso d’aria – e d’ossigeno – nell’ambiente e, per questo motivo, non devono mai essere ostruite;
• il controllo del buon tiraggio dei camini/canne fumarie cui sono collegati agli apparecchi, necessario per evacuare i fumi in atmosfera;
• la manutenzione periodica degli apparecchi, ovvero la pulizia del/i bruciatore/i e la verifica dei dispositivi di sicurezza.
N.B. In Italia, per legge, gli impianti termici devono essere installati e manutenuti da professionisti abilitati ai sensi del D.M. 37/08; rivolgiti, pertanto, al tuo CAT Immergas per le manutenzioni periodiche.

Cosa copre la garanzia della caldaia?

La garanzia della caldaia copre tutti i guasti dovuti a difetti di fabbricazione; tutte le altre casistiche non imputabili a difetti di produzione non rientrano in garanzia, si ricorda che la garanzia parte dalla data presente sulla dichiarazione di conformità e ha validità 24 mesi per i privati e 12 mesi per i possessori di partite IVA.

Cosa accade se non faccio la manutenzione della caldaia?

In caso di controllo da parte degli enti competenti, si rischia una sanzione che può arrivare fino a € 3000, oltre ad avere un apparecchio meno sicuro e poco efficiente.

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